mercoledì 21 maggio 2014

I "Cortometraggi di Buster Keaton", di Lorenzo Tremarelli

Salve a tutti.
Nel bel mezzo delle ricerche per il mio prossimo libro "Harold Lloyd, storia di un genio", in questi giorni mi è venuto in mente di pubblicare anche questo breve volume. L'idea è nata mentre mi trovavo su un treno, rileggendo dei file salvati nella copia backup del Tablet che uso per la scrittura. Le recensioni riportate in questo libro altro non sono che parte di un lavoro su Buster Keaton che avevo iniziato nel 2010. Tutto ciò venne poi interrotto l'anno dopo per dedicarmi ad altri progetti. Tuttavia ho pensato che questo materiale sarebbe potuto essere interessante e dopo averlo riveduto e parzialmente aggiornato ho deciso di pubblicarlo.
Nel libro, dopo un breve prologo sull'infanzia e la giovinezza di Keaton nel mondo itinerante del vaudeville, l'attenzione è concentrata su quella parte dell'opera di questo grandissimo così poco trattata, quella dei cortometraggi. Dopo aver esaminato i quattordici film che Buster Keaton gira alle dipendenze dell'immenso Roscoe Arbuckle (a chi non lo conoscesse, consiglio di leggere il mio articolo pubblicato su questo blog nel giugno 2013) mi concentro sui diciannove realizzati da solo, molti dei quali irresistibili diamanti di silent comedy. Nel campo dei due rulli Buster Keaton era a mio parere il più grande di tutti. Solo Chaplin, in alcuni corti girati alla Mutual o in exploit più "maturi" come Pay Day, oggi potrebbe ancora reggere il confronto con lui sul piano della qualità strutturale e delle risate.
Ai lettori del testo fornisco alcune informazioni interessanti e la mia visione critica per ciascun film.
Buon Buster Keaton a tutti. Alla prossima.