lunedì 14 marzo 2011

Charlie Chaplin Mutual Comedies (1916-17)



Quello che segue è uno studio che ho compilato su ciò che ci rimane delle 12 comiche Mutual che Charlie Chaplin realizzò tra il 1916 e il 1917. Considero il periodo Mutual il più creativo di Chaplin, quello in cui seppe essere divertente, spensierato, a tratti anche cinico, talvolta anticipando le corde malinconiche dei suoi lavori futuri (come in The Vagabond e The Immigrant) ma con come comun denominatore principale la sua trascinante comicità.
Chaplin si fece le ossa alla Keystone con ben trentacinque film in un anno (1914), perfezionò il suo stile alla Essanay (1915-inizio 1916), toccò vette di perfezione assoluta alla Mutual (1916-1917) che poi continuarono nel resto della sua carriera nel muto senza soluzione di continuità, che come tutti sanno lo vide produrre sempre meno film sul piano numerico ma artisticamente sempre più belli.
Come mero clown, alcune opere della Mutual rimangono il suo apogeo creativo. Oggi queste comiche sono uscite in DVD in edizioni che ce le hanno restituite nella loro purezza e visibilità, restaurate ai livelli dei suoi film più maturi. Purtroppo, quello che ci rimane è il risultato di un lavoro di taglio e riedizione che la storia di questi film ha purtroppo dovuto conoscere, perché Chaplin deteneva i diritti dei suoi corti, lunghi e mediometraggi dal 1918 in poi, ovvero la sua produzione indipendente. Ciò non vale per i Mutuals.
In breve, riassumendo:
- Nel 1922 la CLARK-CORNELIUS CORPORATION- che aveva acquistato i diritti delle comiche dalla stessa MUTUAL tre anni prima- ridistribuì questi film nelle sale cinematografiche operando però alcune modifiche. Di solito, si tese ad eliminare quello che sembrava superfluo, come ad esempio i movimenti dei personaggi da una zona all’altra del campo visivo, che vennero accorciati per guadagnare velocità di azione, oppure sforbiciare via le scene che sembravano meno divertenti e inutili. Questo fu il peccato originale a capo di tutto. Questi film vennero modificati arbitrariamente e sono le copie con le quali ancora oggi dobbiamo fare i conti.
-Nel 1925 la KODASCOPE tramite Eastman Kodak acquistò i diritti dei Mutuals e li distribuì ancora nei cinema. Alcune di queste copie ancora sopravvivono e, nell’incompletezza generale, sono risultate le più affidabili per molti film ed è una fonte alla quale la Blackhawk film ha ricorso a lungo nelle loro edizioni home movie da 8 e 16mm.
-Nel 1932 i Mutuals furono venduti alla VAN BEUREN CORPORATION, distribuzione RKO. Questo diede il colpo di grazia. I corti vennero sonorizzati, gli intertitoli rimossi e vi si operarono ulteriori tagli. Questo è il punto più basso della storia dei Mutuals.
-Nel 1941 la COMMONWEALTH/GUARANTEE acquistò i film e li rieditò sia singolarmente cha attraverso tre antologie da quattro titoli ciascuna.
-Nel 1945 finalmente i Mutuals diventarono di PUBBLICO DOMINIO.
Sintetizzando le altre fasi, posso dire che dalla metà degli anni settanta in poi si iniziò una vera e propria ricostruzione di questi film, operata da vari studiosi del settore, tra cui David Shepard. La Blackhawk film reintegrò le didascalie alle sue copie per la vendita, vennero cercati i migliori elementi per realizzare nuovi negativi da duplicare al pubblico.
-Nel 1984 David Shepard acquistò alcuni diritti esclusivi sulle sue edizioni e queste copie rimangono ancora oggi la fonte primaria di quello che nel corso degli anni novanta e degli anni duemila è uscito per l’home video, prima in VHS, poi in laser disc, dopo in DVD.

Nel mio studio ho verificato decine di versioni differenti del medesimo cortometraggio. Sono partito dalle edizioni VHS pubblicate nei primi anni novanta (in Italia LegoCart e Cinehollywood tra tutte), dai film antologici (le compilation degli anni cinquanta e sessanta), le pubblicazioni DVD uscite dal 1999 ad oggi in Italia e all’estero, materiale in Super8, 8, 9.5, o 16mm, testimonianze accertate di copie reperibili e più conformi all’edizione originale per ciascun film.
Per ragioni di sintesi e chiarezza espositiva, le edizioni che metto a confronto esplicitamente in ogni paragrafo sono le seguenti:
-IMAGE ENTERTAINMENT 90 ANNIVERSARY EDITION box set DVD, il quale è uscito in regione 0 negli Stati Uniti nel 2006 e ad oggi rimane la migliore edizione in commercio sulle comiche Mutuals. Nei paragrafi questa edizione verrà citata semplicemente come “IMAGE”.
-ERMITAGE/D-CULT video DVD, “Vita da Charlot” nella sua edizione originale (2003) e poi rieditato più volte anche sotto il marchio EXA DVD ed oggi D-CULT. E’ la migliore edizione prodotta in Italia sulle Mutuals, tratta dalla vecchia edizione IMAGE americana degli anni novanta.
-Edizione RAI (Radio Televisione Italiana) di ciascun corto, che cito alla fine di ogni paragrafo. Queste comiche vennero trasmesse tutte e dodici all’interno della serie “TUTTO CHAPLIN IN ORDINE CRONOLOGICO” a cura di Giancarlo Governi andata in onda su RAIUNO nel 1989. Le musiche di questi corti vennero affidate al maestro Lino Patruno e la televisione italiana continuò a mandarle in onda con una certa continuità fino alla fine degli anni novanta. Ho scelto di inserire anche un commento a queste edizioni poiché si tratta di quello che noi italiani per più di dieci anni abbiamo visto in tv e sono le versioni con le quali personalmente sono cresciuto da bambino.

Per ogni film viene analizzato quello che ad oggi è stato reperito di diverso o più completo e non inglobato nel novantennale americano IMAGE precedentemente citato più un accenno agli scarti (out-takes) reperiti da Kevin Brownlow e David Gill all’inizio degli anni ottanta via Raymond Rohauer e base della prima puntata del loro UNKNOWN CHAPLIN e oggi archiviati nel British Film Institute in Inghilterra.
Buona lettura, sono a completa disposizione per domande e chiarimenti, anche all’interno del mio portale/forum su Charlie Chaplin: http://www.littlefellow.it/public/Forum/index.php

Grazie.


I film sono inseriti in ordine cronologico:

THE FLOORWALKER

L’edizione IMAGE del film non si differenzia per nulla dalla ERMITAGE. Accompagnamento musicale escluso, ed esclusa anche la didascalia introduttiva che è diversa e più fedele all’originale.

Il film è comunque tagliato ed esiste chi lo ha visto in una versione molto più lunga in un editing diverso. Si parla di minuti in più, assolutamente non di cose di poco conto o bazzecole. L’inizio è più elaborato, ci sono altre scene e varianti nelle gag con la scala mobile. Nessuna copia circolante o facilmente rintracciabile si può prendere da esempio, ma il film- come del resto tutti quelli della serie che vi siano testimoni oculari ancora in vita o meno- risulta figlio della riedizione accorciata operata all’inizio degli anni venti.

Out-takes di THE FLOORWALKER sono stati usati da Kevin Brownlow e David Gill per UNKNOWN CHAPLIN ma una parte ancora inutilizzata rimane depositata al British Film Institute. Nel documentario “CHAPLIN’S GOLIATH” (1996), per fortuna inserito come extra nello stesso set DVD della IMAGE uno di questi scarti inediti è stato inserito. E’ davvero una perla: una breve ripresa sul set di Charlie che dirige Eric Campbell.

La copia RAI (titolata CHARLOT COMMESSO) è tagliata verso l’inizio e anche nel punto in cui appare per la prima volta Charlie: manca una parte consistente, ovvero la scena della finta gamba femminile che incuriosisce Charlie, quella nei pressi della fontanella, il breve saluto a una cliente del negozio. Più o meno un minuto.

THE FIREMAN

L’edizione IMAGE è meglio definita di quella ERMITAGE, senza tener conto dell’accompagnamento musicale, meraviglioso nella IMAGE, appena sufficiente nella seconda edizione.

Entrambe le edizioni comunque mancano di una scena. Quando Leo White cerca aiuto, in un punto della versione originale del film è seduto accanto a Charlie e i due si urlano “Fire!” reciprocamente. Spero che prima o poi questa piccola aggiunta possa venire inglobata al film.

Su THE FIREMAN non sono sopravvissuti molti scarti. La piccola porzione di out-takes è comunque conservata al British Film Institute, come per le altre comiche Mutuals.

La copia RAI è intera ma sonorizzata male in maniera fastidiosa quando Leo White urla “Al fuoco, aiuto, al fuoco!” più volte e senza l’aiuto di intertitoli. Glenn Mitchell nel suo “CHAPLIN ENCYCLOPEDIA” parla di una fastidiosa edizione francese con questo difetto. Evidentemente chi ha realizzato la serie RAI aveva in mente questa versione, del tutto difforme allo spirito originale del film e probabilmente nata ai tempi delle prime sonorizzazioni.

THE VAGABOND

L’edizione IMAGE è identica a quella restaurata via laser disc vari anni prima e dunque conforme in tutto e per tutto (grafica dei cartelli inclusi) alla ERMITAGE italiana.

Una differente angolazione della cinepresa e diversi angoli di inquadratura per la prima sequenza nel saloon possono essere notati in un super 8 Blackhawk film, così come l’uscita di scena di Charlie è più completa in questa copia. Charlie ha il tempo di uscire completamente di campo senza essere sfumato prima.

Pochi out-takes sono sopravvissuti su questo film, molti dei quali in alta via di decomposizione. La divertente apparizione (improvvisa) di Edna nei pressi del suo ritratto davanti alla sbigottita madre (probabilmente un gioco sul set tra gli attori) è stata inserita in UNKNOWN CHAPLIN. Purtroppo non è rimasto neanche il finale alternativo del film, che secondo leggenda era completamente diverso. Edna non tornava indietro e Charlie disperato si buttava nel fiume. Salvato da una donna molto brutta, si rigettava un’altra volta nel fiume.

La copia RAI di questo film deriva dalle vecchie riedizioni accorciate e manca in vari punti. La presentazione di Edna, la cenerentola zingara maltrattata, non c’è. Nell’edizione restaurata poco dopo c’è una scena in cui Charlie passeggia per la strada di campagna. Qualcosa di diverso è comunque presente nella versione RAI (e nelle edizioni da cui è tratta): Charlie è nella strada polverosa di campagna, prende un po’ di terra, la getta in aria e si stiracchia. Questa scena NON è presente nelle edizioni DVD odierne ed è una piccola chicca che l’edizione RAI riporta.
THE VAGABOND della RAI è comunque martoriato di tagli. Ve ne sono durante il salvataggio di Edna -durante il quale viene erroneamente inserito l’inserto della contessa madre, in realtà originariamente subito dopo la scena del saloon- di molto corposi, e soprattutto è assente l’intera sequenza del pittore che si ferma a cena da Charlie ed Edna, un taglio lungo minuti di film, dolorosissimo nell’economia narrativa.

ONE A.M.

L’edizione IMAGE è molto più completa di quella ERMITAGE che è invece conforme alla stragrande maggioranza delle copie in circolazione.
One. A.M. è l’unico corto del box novantennale della “Image Entertaiment” ad essere sostanzialmente diverso dalle altre copie DVD disponibili e virato in blu per le scene notturne.
L’inizio del film in taxi è più elaborato, lungo e con più inquadrature. Dentro l’appartamento Charlie ha varie scene aggiuntive, ancora più difficoltà nel salire la scala che porta al piano di sopra, ci sono idee ulteriori, il balletto sopra il tavolo è molto più prolungato. Charlie si traveste da alpino per salire le scale, come dovesse compiere uno sforzo sovrumano. Dal momento in cui Charlie sale al piano di sopra non vi sono invece variazioni della continuità conosciuta, eccetto il finale che ci appare qualche secondo più lungo.
David Shepard, curatore di questa edizione, ha trovato questa copia in 35mm del 1919, perfetta e con tutte le varianti velocemente elencate.
Originariamente una parte di questo materiale era contenuta nella vecchia copia muta Blackhawk films in 16mm e un’altra parte era disponibile presso una copia del National Film Archive di Londra. Siccome il materiale meno noto appariva in condizioni qualitativamente inferiori rispetto al resto, si pensava si trattasse di out-takes. La scoperta di Shepard ci dimostra invece che non è affatto così e che il film uscì molto più lungo di quello che si credeva e quando poi tre anni dopo è stato rieditato ancora conservava la sua forma originaria. La Clark Cornelius non aveva ancora avuto il tempo di fare danni.

Su ONE A.M. sono sopravvissuti un numero limitato di out-takes, conservati come ovvio al BFI.

La copia RAI del film è conforme a come il film è stato distribuito per anni (tagliato).
Detto questo, la musicazione di Lino Patruno è piacevole come per gli altri corti.

THE COUNT

Il box IMAGE contiene l’usuale copia conosciuta di questo film, gemella di quella uscita nel set ERMITAGE in Italia.

Devono ancora saltare fuori edizioni più complete di questo film. Per ora, come notato da Glenn Mitchell nel suo “Charlie Chaplin Encyclopedia”, è da segnalare una curiosità intrigante. Nella celebre compilation THE FUNNIEST MAN IN THE WORLD (1967) il calcio che verso la fine del film Charlie assesta al poliziotto va a buon segno colpendolo davvero sulla faccia. Nelle copie maggiormente diffuse si limita invece a toccarlo nella zona del petto.

Lo storico Frank Scheide ha terminato di catalogare- poco più di dieci anni fa- il materiale di scarto dei film Mutual che è finito finalmente negli archivi del British Institute dopo che alcuni ritardi ne hanno postdatato il definitivo restauro. Come EXTRA nel DVD edito dalla Cineteca di Bologna su UNKNOWN CHAPLIN lo stesso Scheide ci propone uno studio del making di THE COUNT, partendo dalle scene in cucina- le prime che furono girate. Il materiale sopravvissuto è notevole anche per questo film. Oltre a varianti molto gustose sulle varie scene, abbiamo occasione di vedere Leo White nei panni del ruolo affidato poi ad Eric Campbell nelle prime riprese della scena del loro ritrovarsi in casa della signorina che vogliono conquistare. A tre quarti del corto possiamo ammirare una scenetta interamente eliminata da Chaplin, nella quale Charlie si fa cadere del gelato dentro la camicia mentre era seduto con Edna in giardino.
Come detto la sequenza di apertura del film, quella nella sartoria, fu girata per ultimo. In CHAPLIN: LA VITA E L’ARTE di David Robinson viene segnalata ben due volte la presenza di una scena molto divertente. Chaplin sta cucendo un indumento per poi accorgersi di averlo saldamente attaccato ai propri pantaloni. Di questa scena nel documentario UNKNOWN CHAPLIN non c’è traccia, nell’EXTRA curato da Scheide solo parzialmente: appare per qualche secondi Charlie seduto sul tavolo della sartoria a gambe incrociate, shot tratto appunto da quella scena scartata, che aspetto appunto venga pubblicata in DVD nella sua forma completa, prima o poi.

La copia RAI di THE COUNT è perfettamente intera e godibile.

THE PAWNSHOP

IMAGE ed ERMITAGE non si differenziano persino nella grafica dei cartelli.

Il grasso usuraio (Henry Bergman) che passeggia intorno alla cassa e spalanca le braccia aspettando Charlie è l’originale inizio del film. Poi Edna prepara la torta. Entrambe le copie DVD citate- e le versioni video circolanti- aprono invece con Edna intenta a preparare la torta, l’inizio non c‘è. Poi vi è un’altra ripresa dell’usuraio che attende impaziente e infine l’entrata in scena di Charlie. Varie copie in 8 e 16mm possono vantare intatta questa parte del film.
Un altro piccolo taglio sopraggiunge a tre quarti del corto, mentre Charlie maneggia la sveglia di Albert Austin. Quando Charlie usa l’apriscatole per forzare la sveglia vi è un differente angolo di ripresa che è stato tagliato via insieme al susseguente primo piano delle sue mani. Nella vecchia copia Standard a 8mm della Blackhawk Films questo pezzo mancante poteva essere facilmente ritrovato e reintegrato in DVD.

Brownlow e Gill hanno usato ben poco dei tanti out-takes che si sono conservati, si sono soffermati più che altro sulle doti di Sidney Chaplin come giocoliere sul set della cucina. Non ci sono intere sequenze scartate come per altri film, ma altro materiale interessante, come varianti e prove su prove di tante scene. Spero che prima o poi il BFI si decida a pubblicare almeno una parte di questo materiale.

La copia RAI rende ancora più incompleto l’inizio della comica. Taglia via tutto il prologo, la prima inquadratura che appare è quella di Charlie entrare a passo svelto nel negozio. Per il resto il film è completo, anche se una didascalia (mentre Charlie è alla cassa a prendere del denaro da dare al cliente dell’anello) copre qualche istante di pellicola.

BEHIND THE SCREEN

Le edizioni ERMITAGE e IMAGE sono differenti. La prima è incompleta poiché manca dell'inizio del film, presente invece nell'edizione IMAGE.

Il film parte con questo intertitolo: "Cercando lavoro in uno studio cinematografico".
Poi appare Edna che si aggira per il set per qualche secondo e dopo la didascalia "Posso essere un attrice, per favore?" che nell'edizione ERMITAGE (e in molte altre copie) rappresenta invece l'apertura del corto.
Come negli altri film della Mutual, sono stati fatti dei tagli per accorciare e abbreviare la durata, ancora non reintegrati.

BEHIND THE SCREEN risulta uno dei corti di Chaplin con maggior numero di scarti sopravvissuti sino ad oggi. Ore e ore di materiale conservate al British Film Institute. Alcune chicche sono state inserite da Kevin Brownlow e David Gill in UNKNOWN CHAPLIN, come il balletto di Charlie e le comparse, la lama tagliente che gli passa più volte pericolosamente vicino- realizzata con un trucco che nel documentario viene spiegato dettagliatamente ripresa per ripresa- e molto altro.

La versione della RAI è intera- tranne come detto dell'inizio assente in quasi tutte le copie del film ma non nel restauro di David Shepard. Stranamente, invece di "CHARLOT MACCHINISTA" o "CHARLOT OPERATORE", i titoli più gettonati del film, la RAI decise di rititolare questa comica "CHARLOT MANOVALE". Quasi tutte le didascalie sono state reinterpretate, anche quella iniziale, molto più elaborata rispetto all'originale: "Non so cantare, non so ballare, non so recitare, ma vorrei fare l'attrice. Perché non prova a farmi un provino?".

THE RINK

L’edizione IMAGE è più completa di quella ERMITAGE. Ci sono molti più intertitoli che rendono più chiara l’azione. Uno tra tutti quello situato ad inizio film, prima che Charlie inizi a preparare il cocktail. Si ferma a un tavolo e si avvicina a una signora. La didascalia recita l’ordinazione della bibita e Charlie poco dopo si adopera a miscelarla. Nella copia ERMITAGE e direi in quasi tutte le copie circolanti, quell’intertitolo non c’è e la scena è a dir poco confusa. Non è l’unico intertitolo in più, ve ne sono degli altri, sempre fedeli all’originale.
Poi vi è un reintegro molto importante in uno dei punti più confusi del film. In quasi tutte le copie di questo corto, c’è un taglio evidente nel momento del combattimento tra Charlie e l’altro cameriere del locale (John Rand). Charlie riceve dal cuoco (Albert Austin) degli alimenti che vengono tirati per aria e che lui riesce a far cadere dolcemente nel piatto. Nell’edizione ERMITAGE appare solo il cibo che cade nei piatti ma non chi lo getta. Vi sono pochi fotogrammi che nell’edizione IMAGE sono stati rallentati per dare modo allo spettatore di vedere bene come si sviluppa la scena. Albert Austin getta il cibo e Charlie lo accoglie. Questi fotogrammi non ci sono proprio nell’edizione ERMITAGE.
Anche il finale è tagliato nel DVD ERMITAGE. Non appare l’ultima inquadratura di Charlie che attaccato all’auto sorride e alza il cappello. Inquadratura che invece chiude l’edizione IMAGE del film.

A livello più generale, anche l’edizione IMAGE non è del tutto completa. Detto della possibilità che ulteriori frammenti mancanti possano venire identificati, il finale del film è comunque meno completo di come sarebbe stato possibile. Se si fosse reperita la copia Kodascope del corto sarebbe stato possibile avere il finale completi di THE RINK. Dopo che Eric Campbell e gli altri inseguitori inciampano e cadono in mezzo alla strada, Chaplin alza il cilindro e accenna un sorriso ma poi cade per terra anche lui. Questa caduta non è presente in nessuna edizione circolante in DVD.

THE RINK è l’unico cortometraggio della serie Mutual del quale non si sono conservati out-takes.

La copia RAI (“CHARLOT PATTINATORE”) inizia con questa didascalia “Il signor Trenton, la figlia Louise e la gatta Esmeralda”. L’inizio del film è integro e già questo non è da sottovalutare perché in molte edizioni home video degli anni passati non lo era. Vi è comunque un taglio evidente nel punto in cui il proprietario del ristorante va a rimproverare il cuoco poiché il cliente grasso (Henry Bergman) aveva trovato una saponetta e una spazzola dentro al piatto. Vi è un corposo salto che porta l’azione subito nel punto dell’incontro tra Mr. e Mrs. Stout.
Il finale è ancora più incompleto della copia ERMITAGE. Non appare neanche l’inquadratura degli inseguitori che cadono, si chiude direttamente nel momento della prima inquadratura di Charlie attaccato all’automobile in movimento.

Nota: La vecchia edizione Super 8mm della Blackhawk films ha un differente angolo di ripresa nella scena in cui Charlie porta Edna fuori dalla sala di pattinaggio.

EASY STREET

L’edizione IMAGE è uguale a quella ERMITAGE. Non vi sono variazioni.

Entrambe le copie mancano di punti presenti in altre edizioni del film, nessuna delle quali purtroppo uscita in DVD:
-Nella scena dell’anestetico, Eric Campbell aveva più primi piani in diversi angoli di inquadratura. La scena dello svenimento era quindi più elaborata. L’antologia del 1967 THE FUNNIEST MAN IN THE WORLD contiene tutto questo. Inoltre, nelle copie del film di provenienza europea l’angolazione del primo piano è comunque differente.
-Poi manca una gag nel momento in cui Charlie telefona in commissariato e intanto calpesta il corpo di Campbell camminando. Le copie Kodascope contengono la scena.
-Alla fine del primo rullo, il capo della polizia saluta Charlie, ma in due riprese e non in una come appare in queste edizioni.
-Completamente tagliata via (all’inizio del secondo rullo) è una scena di Edna che esce dalla missione insieme al parroco e il suo assistente.
-Il film è tagliato anche nel punto in cui Eric Campbell torna a casa dalla moglie: lo zerbino gli era rimasto incollato ai piedi ed è anche per questo motivo che era così nervoso con la consorte.

Note: da un archivista è stata trovata una copia Pathé in 9.5 mm che contiene differenti angoli di ripresa dall’inizio alla fine. Contiene anche l’ultimo primo piano di Eric Campbell asfissiato precedentemente menzionato e la gag successiva di Charlie. Le altre varianti che ho scritto prima- rintracciabili in altre copie- sono assenti in questa.

Tra i tanti out-takes sopravvissuti del film, non numerosi come quelli di altri Mutuals segnalo:
- Charlie ed Edna si trovano dentro la casa di Loyal Underwood con moglie e bambini. Charlie il poliziotto ruba prima delle salcicce e poi con gancio e corda altri alimenti dal venditore sotto casa ed Edna pare contenta. (La scena è stata scartata perché probabilmente Edna non sarebbe stata contenta se Charlie avesse rubato).
In questa scena appare anche la variazione della moglie di Campbell che compra frutta e verdura, mentre Charlie pesca alimenti da sopra la finestra. La cinepresa è montata a circa metà strada ad un angolo dell’edificio.
-Una variazione della scena dell’arrivo in missione, con alcune pastiglie per la gola per recuperare voce, Charlie che inizia a fischiare mentre l’ubriaco canta. Alla fine della scena si siedono tutti e Charlie applaude.
-Una scena scartata, in cui non appare Chaplin. C’è un bar, con due tavoli e persone che giocano a carte. Il barista sorride dietro il bancone. Un gruppo di uomini entrano da destra e picchiano tutti ad eccezione del barista.

La versione RAI è intera, eccetto l’apertura e il finale, abbreviati di pochi secondi, ed accetto la copertura delle didascalie, che in alcuni casi “rubano” spazio a qualche fotogramma.

THE CURE

L’edizione IMAGE è uguale in tutto e per tutto a quella ERMITAGE (anche se l’accompagnamento di Carl Davis è di tutt’altra levatura), corregge però la ripetizione assurda della stessa scena che ha luogo nella sauna quando John Rand si scotta sul termosifone.

Su THE CURE è stata comunque reperita da un collezionista americano una copia inglese in 9.5mm che nonostante sia tagliata in più punti e ridotta alla sola lunghezza di un rullo, contiene materiale non presente nelle altre copie di questo film. E’ una ulteriore dimostrazione che qualora saltassero fuori altre versioni del genere per altri corti, ci si renderebbe conto di come in realtà ogni comica Mutual non sia altro che il risultato di un’opera di accorciamento non operata da Chaplin ma dalle compagnie che hanno messo le mani sui film dopo che la Mutual ne ha ceduto i diritti.
Provo a riassumere quello che si sarebbe ottenuto se l’edizione IMAGE Entertainment uscita nel 2006 avesse incorporato i pezzi mancanti del 9.5mm britannico:
-Poco dopo l’inizio del film, Charlie ed Eric Campbell rimangono intrappolati nella porta girevole. Qui mancano circa tre secondi, girati in primo piano, di Charlie che si dimena e spinge ancora la porta.
-Qualche minuto dopo, la scena di Albert Austin che accompagna Charlie fuori dalla sua camera è accorciata di qualche secondo.
-Quando Charlie scopre il fattorino ubriaco nella sua stanza lo fa uscire colpendolo con un calcetto. La ripresa del fattorino che cammina brillo nella hall è più lunga di circa due secondi rispetto a come appare ora nel film.
-Taglio molto più grande (quasi dieci secondi) avviene nel momento in cui Albert Austin getta via tutte le bottiglie di Charlie dalla finestra e queste finiscono nel pozzo. Le bottiglie sono tante e ci sono più riprese di Austin che le scaglia giù e queste che finiscono dentro l’acqua incontaminata. Nell’edizione diffusa non ci capisce infatti come faccia Austin a svuotare tutta la cassa in così poco tempo.
-Dopo che Charlie si bagna superficialmente nella piscina c’è la ripresa delle tre signore che sono sedute all’esterno e bevono l’acqua del pozzo. Mancano alcuni secondi qui perché tutte le signore riempiono la loro tazza e non solo una di loro.
-Nella scena successiva sono assenti circa due secondi nel momento in cui Charlie si siede in attesa che Henry Bergman inizi il massaggio dell’altro cliente, massaggio che risulta piuttosto accorciato (in totale sei o sette secondi, sparsi in vari punti della scena) e privo di un altro primo piano di Charlie stupito dalla veemenza del massaggiatore.
-Dopo l’intertitolo “l’acqua ha uno strano effetto”, ci sono sei secondi di film che sono stati tagliati nelle edizioni diffuse. Le due signore che Charlie incontrerà nella scena successiva diventano infatti brille e questo si nota perché iniziano a barcollare appena si alzano dalla panchina, dirigendosi verso l’albergo in campo lungo.
-Charlie esce dalla tendina e nota i due amanti seduti: quando lei mette il cappello di lui dilata gli occhi in segno di stupore. Questo non è l’unico primo piano di Charlie nella scena. Ve ne era un altro, tagliato, in cui scuote la testa sconcertato.
-A seguire vi è la scena del salvataggio di Edna. Charlie si sbarazza dei due e esce dall’albergo insieme ad Edna verso il cortile. Taglio enorme, qualcosa come 12 secondi: non c’è uno shot della lobby in cui tutti i clienti ballano ubriachi e la scena di Charlie ed Edna che si avvicinano alla panchina.
-Verso il finale del film, dopo l’intertitolo “La mattina dopo”, nell’edizione usuale Charlie appare in dissolvenza di apertura. In realtà la sequenza inizia con un Eric Campbell seduto e più sofferente che mai e con un primo piano delle due signore agonizzanti per i postumi della sbornia.
-Per chiudere da segnalare un altro taglietto su un inquadratura delle signore dopo che Charlie si è passato il ghiaccio sulla fronte. Due secondi ulteriori spazzati via.

Su THE CURE sono sopravvissuti un numero ingente di scarti, intere sequenze scartate e più riprese della stessa scena. Parte di ciò è stata inserita in UNKNOWN CHAPLIN, un’altra parte rimane ancora inedita negli archivi del British Film Institute.

La copia RAI di THE CURE (titolata “CHARLOT E LA CURA”) è conforme alle copie circolanti, dunque si può definire completa nell’accezione relativa del termine.

THE IMMIGRANT

IMAGE ha riportato lo stesso THE IMMIGRANT di sempre. L’edizione ERMITAGE è la stessa. Si tratta di una delle delusioni più grandi del box IMAGE.

Vari minuti- rintracciabili in diverse copie al mondo- mancano a questo film. Cominciamo da quello che sembra perduto per sempre. Leggendo le note copyright originali (datate luglio 1917) si viene a conoscenza di una scena presente nella versione uscita nelle sale in quel periodo. E’ situata subito dopo l’incontro con l’emigrante russo (Albert Austin) che soffre il mal di mare. Charlie si allontana da lui disgustato. Capita vicino a lui un giovane che nonostante il rollio continua a mangiare carne di maiale. Un’onda spaventosa causa un forte scossone e al giovane sopraggiunge il voltastomaco. La madre lo aiuta nel suo processo di rigetto cibo, ma Charlie ne fa le spese perché più o meno si trova nella sua traiettoria. Evita anche questo ostacolo ma si ritrova un’altra volta a dover fare i conti con l’emigrante russo e i suoi travagli. Le scene appena descritte non sembrano sopravvivere in nessuna copia.
E’ invece rintracciabile in qualche fonte la scena ancora successiva: Charlie si allontana ancora una volta e stavolta capita accanto al minuscolo passeggero Loyal Underwood, anche lui alle prese con il mal di mare e alla sua grassa moglie, interpretata da Henry Bergman in uno dei suoi travestimenti femminili. Glenn Mitchell parla di questa scena nel suo “Chaplin Encyclopedia”, asserendo di averla visionata nel “Chaplin SuperClown” della BBC.
Scomodando ancora una volta il copyright del film, ci giunge la descrizione di una ulteriore scena che è stata tagliata via dalle copie disponibili: subito dopo la scena del pasto e dell’incontro con Edna, Charlie la osserva e poi si copre la bocca a causa della nausea incombente. Le copie rimaste poi tagliano subito alla scena della partita a carte. Nel copyright invece viene puntualizzato che Charlie va a prendere una boccata d’aria sul ponte ad ampi respiri, un po’ come aveva fatto ad inizio film.
Tornando invece al materiale che sarebbe potuto essere reinserito nel box IMAGE preso da fonti rintracciabili, cosa che purtroppo non è stata fatto puntualizzo:
-Durante la scena dell’incontro di poker Frank J. Coleman si allontana per derubare Edna. E’ stato tagliato via questo metraggio: Loyal Underwood è piegato su se stesso perché prova ad allacciarsi le scarpe e Coleman lo scalcia via irriguardoso. Dopo aver effettuato il furto Coleman passa di nuovo nella sua zona ma stavolta il pover’uomo si allontana spaventato alla ricerca di un po’ d’aria (forse verso un tubo di sfiatatoio).
-All’interno della sequenza nel ristorante c’è un altro piccolo taglio, nel momento in cui Charlie si adopera per cercare sotto la suola la moneta che ha appena coperto con la sua scarpa.
-Poco dopo ve n’è un secondo. Charlie ride verso Eric Campbell ma torna serio appena questi si gira verso di lui.
Detto di ciò, è di obbligo aggiungere che nelle versioni europee del film (figlie della prima uscita del ’17 ovviamente), sono presenti angoli di ripresa diversi per varie scene narrative e nelle inquadrature di massa.

UNKNOWN CHAPLIN dedica ampia parte della prima puntata alla genesi di questo cortometraggio. Vengono proposti molti scarti per illustrare in che modo Chaplin sia arrivato al film compiuto così come è stato distribuito. Molti altri di questi scarti (sono davvero una marea) potrebbero essere pubblicati qualora il BFI lo volesse, come detto per gli altri shorts. In “CHAPLIN’S GOLIATH” appare già una chicca molto bella non presente in UNKNOWN CHAPLIN: Charlie, Edna ed Eric Campbell scoppiano a ridere durante il filming di una delle scene clou del ristorante.

La copia RAI di THE IMMIGRANT è uguale (nei contenuti) a quelle standard circolanti via home video e nei circuiti tv. Quindi “intera”, anche se come visto si fa davvero per dire.

THE ADVENTURER

ERMITAGE e IMAGE- eccetto l’accompagnamento musicale- sono identiche.

Su THE ADVENTURER sono sopravvissuti un grandissimo numero di scarti, molti dei quali ancora non resi pubblici. UNKNOWN CHAPLIN, comunque, contiene quelli più significativi, dedicando moltissimo spazio a questo film.

Del resto anche THE ADVENTURER, come tutte le altre comiche Mutual, risulta oggi non uguale a come fosse nel tempo della sua prima uscita nei cinema. Ad esempio, potrebbe anche darsi che l’intera sequenza della danzatrice spagnola, presente e ricostruita con gli out-takes in UNKNOWN CHAPLIN, fosse presente nella versione originale del film, tagliata nel 1919 dalla CLARK CORNELIUS, poiché un manifesto di queste edizioni afferma che il film fosse stato rimontato rititolato (nelle didascalie).

La versione RAI è completa, anche se il cartello “l’evaso che cercate è qui da noi” (nel punto in cui Eric Campbell chiama la polizia) è inserito prima del dovuto e può creare confusione agli spettatori.


Chiedo scusa per eventuali errori e/o inesattezze. Qualora vi fossero nuove segnalazioni o precisazioni, potete scrivermi a tremarellilorenzo@yahoo.it o contattandomi attraverso il portale/forum su littlefellow.it.
Grazie per la collaborazione.


Copyright © 2011 by Lorenzo Tremarelli

lunedì 31 gennaio 2011

Mr. e Mrs. Drew, rispuntano le angosce matrimoniali.


Ogni anno a Slapsticon viene presentata una comica di questa serie della Vitagraph.
Mr. e Mrs. Sidney Drew era una popolare commedia a puntate, nel senso che ogni film aveva gli stessi caratteri dei protagonisti marito e moglie.
Sidney Drew aveva avuto una moglie con cui aveva precedentemente lavorato nel vaudeville, ma fu con la seconda consorte, una sceneggiatrice (Lucille McVey) che iniziò la serie. I due avevano ventisette anni di differenza. Truccati a dovere, non sembravano comunque padre e figlia. Anzi, confezionavano commedie molto interessanti che mi fanno pensare ad alcuni telefilm di oggi, o meglio dei trogloditi anni ‘80. La differenza è nel fatto che con i Drew abbiamo davanti l’originale. Mi piace l’originalità con la quale trattano temi scottanti.
Vidi un film, A FLORIDA ENCHANTMENT, in cui una donna prende una pillola che gradualmente la trasforma in uomo. E’ del 1914, ragazzi. Non è comunque della serie con la McVey, che inizierà qualche anno dopo.
Queste commedie non sono all’altezza di quelle girate qualche anno prima da John Bunny e Flora Finch, ma è un gran peccato che siano state dimenticate.
Sidney Drew diede sceneggiatura e co-regia alla McVey, che benevolmente accondiscese. Del resto il marito -padre si spense nel 1919 e lei continuò la sua carriera di sceneggiatrice, anche se la sua vita fu piuttosto breve.
A memoria, tra le commedie più esilaranti dei consorti Drew ricordo GOODNESS GRACIOUS OR MOVIES AS THEY SHOULDN'T BE e THE PROFESSIONAL PATIENT.
Quest’anno SLAPSTICON ha in programma HER ANNIVERSARIES, del 1917.
Visto che per adesso in DVD è disponibile giusto FOX-TROT FINESSE uscito con la Slapstick Enciclopedia, peraltro out of print, alzate le chiappe e venite a Slapsticon per vedere come passano gli anniversari questi gentiluomini.

mercoledì 12 gennaio 2011

Breve anticipazione di Slapsticon 2011


Anche quest'anno al Rosslyn Spectrum Theatre di Arlington (Virginia) ci saranno tre bellissimi giorni di rarissime short comedies.
Il festival SLAPSTICON avrà luogo nel tiepido e solo talvolta caldo luglio del luogo (e non è certo Virginia Beach!), dal 14 al 17 luglio.
Ci sarà poco da prendere il sole, ma le risate riscalderanno l'ambiente di certo.
Per i simpatici avventurieri interessati a venire, segnalo alcune piccole anticipazioni. Queste dovrebbero essere alcune delle cose che si vedranno, anche se come sempre il programma è soggetto a cambiamenti almeno fino al mese di giugno:

Seeing Things (1928) — Ben Turpin
Sock and Run (1929) — Snub Pollard, Marvin Loback
Marx Brothers Rarities
Father's Close Shave (1920) — Johnny Ray, Laura LaPlante
Bringing Up Father (1946) — Joe Yule Sr., Directed by Eddie Cline
Ham Among the Redskins (1915) — Ham and Bud
Her Anniversaries (1917) — Mr. and Mrs. Sidney Drew
Local Showers (1916) — Musty Suffer
The Child Needs a Mother (1916) — L-KO Comedy with Fatty Voss in drag!
Risks and Roughnecks (1917) — Larry Semon
No Children (1929) — Smitty Comedy
The Home Wreckers (1925) — Hey Fellas Comedy
Young Sherlocks (1922) — Our Gang
Never Too Old (1926) — Roach All-Star Comedy with Claude Gillingwater
Follow the Crowd (1918) — Harold Lloyd
Girl Shock (1930) — Charley Chase
Queen of Aces (1925) — Wanda Riley
Keystone Girls Open the Trout Season (1917) — Mack Sennett Special
What Happened to Mrs. Jones? (1917) — Mack Sennett Special
Rob Stone Rarities
Dynamite (1920) — Lloyd Hamilton
Moonshine (1921) — Lloyd Hamilton
April Fool (1921) — Lloyd Hamilton
The Simp (1920) — Lloyd Hamilton
Blitz on the Fritz (1943) — Harry Langdon
Many Sappy Returns (1938) — Charley Chase
Idle Roomers (1931) — Cameo Comedy Directed by Roscoe Arbuckle
Tramp Tramp Tramp (1935) — Andy Clyde
Free Rent (1936) — Monty Collins and Tom Kennedy
The Battling Orioles (1924) — Glenn Tryon
Misfit Sailor (1926) — Billy Dooley
Swiss Movements (1926) — Jimmie Adams
Who's Afraid? (1927) — Lupino Lane

Nei mesi a venire approfondirò alcuni concetti nella presente sede (e forse anche sul portale all'interno del littlefellow.it) e vedrò di mettere a fuoco meglio le sezioni specifiche. Vedere quanto gustosto spirito decadente avrà immesso Eddie Cline nel suo BRINGING UP FATHER del megatardo 1946 è come una spruzzata di panna in questa golosissima tosta alla crema che verrà servita fresca fresca nel mese più caldo dell'anno.
Alla prossima.